Stamattina in Aula Magna alcuni agenti della Polizia Postale hanno incontrato gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado e successivamente del Liceo. Si sono alternati momenti di informazione da parte degli agenti, dialoghi con i ragazzi, risposte alle loro domande. Si è discusso dei rischi reali legati alle interazioni sul web, dai social network alla messaggistica: nessuno può essere certo dell’identità dell’interlocutore, così come dell’uso che verrà fatto delle proprie affermazioni, messaggi e foto postate online. Conseguentemente, protetti dall’anonimato e dalla reale distanza che il virtuale pone fra gli interlocutori, i cyber-bulli trovano l’ambiente ideale per agire, non temendo di essere scoperti né di essere bloccati da un’empatia per la “vittima” che il web annulla. Gli agenti hanno ricordato che, comunque, le interazioni su Internet sono rintracciabili ed hanno assicurato ed esposto ai ragazzi le modalità di aiuto che possono trovare nei loro uffici in caso di necessità, senza sentirsi soli o impotenti. L’argomento era molto attuale ed urgente da affrontare, vista l’età sempre minore dei giovani che interagiscono liberamente sul web, spesso ignorando i pericoli concreti che il mondo virtuale rende possibile nel mondo reale.