Istituto Comprensivo Immacolatine Paolo da Novi e Liceo Scientifico

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15Mag2023

"Se dicessimo la verità": a teatro contro la mafia

 "SE DICESSIMO LA VERITA' ”

 LOCANDINA dicessimolaverita

Mercoledì 5 Aprile, al teatro Nazionale Ivo Chiesa di Genova, ho assistito allo spettacolo “Se dicessimo la verità”, parte di un progetto chiamato “Palcoscenico della legalità”, che ha lo scopo di sensibilizzare soprattutto noi giovani sulla mafia, un argomento non abbastanza approfondito nelle scuole.

Non sapevo molto sull'argomento mafia, in 3 anni di medie l'ho affrontato poche volte e, nonostante mi interessi e mi incuriosisca parlarne, non mi sono mai informata abbastanza.

Sono contenta di aver potuto assistere a questa rappresentazione, perché mi ha per la prima volta “aperto gli occhi” e mi sono resa conto che la mafia si trova ovunque: nelle discoteche, nei supermercati, nel mercato dell'arte...

Gli autori dello spettacolo ci hanno dato un assaggio di una parte di storia che non è scritta nei libri di scuola, ed hanno voluto spronarci ad informarci, ma soprattutto a non smettere di parlarne, o peggio ancora far finta che la 'ndrangheta non esista.

Gli attori hanno interpretato delle vicende realmente accadute di persone che hanno avuto, in qualche modo, contatto con la mafia.

Le storie sono narrate come se fossero dei cortometraggi per mantenere viva l'attenzione degli spettatori giovani, e vengono supportate da elementi visivi, come per esempio delle frasi che compaiono su uno schermo e che servono da “titolo” per ogni avvenimento.

Il titolo della rappresentazione teatrale invece si riferisce a tutte le persone che non denunciano e non parlano per paura della mafia, rendendo il silenzio una vera e propria arma a favore di essa.

A fine spettacolo è stato importante l'intervento di Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale Carlo Alberto, un generale, un prefetto, insomma un uomo ucciso dalla mafia perché l’ha combattuta in modo determinato; il figlio ha dato testimonianza diretta degli orribili atti di queste organizzazioni criminali.

Lascia così anche un messaggio: non bisogna mai scordarsi della mafia, è importante parlarne, perché è l'unico modo per contrastarla.

Dalla Chiesa ci ha parlato anche di un errore comune che facciamo quando immaginiamo un criminale, ovvero quello di pensare che un mafioso sia vestito solo in giacca e cravatta, che abbia sempre una faccia cattiva...

E' un errore, perché questo pensiero ci “illude” e non ci fa capire da chi dovremmo stare lontani.

Anche il pubblico è intervenuto; per esempio una domanda che è stata rivolta a Dalla Chiesa è stata quella di una ragazza che gli ha chiesto se avesse mai partecipato ad un processo e lui ha risposto raccontando del processo per l’omicidio del padre.

C'è stato anche un intervento da parte di un'insegnante che ha voluto raccontare che tempo fa da tutte le sale del cinema è stato “misteriosamente” tolto un film che parlava della mafia poco dopo la pubblicazione.

Credo sia interessante e molto importante andare a vedere questo spettacolo teatrale e lo consiglierei assolutamente a un mio amico, perché credo che sia un modo più coinvolgente e piacevole per informarsi su un argomento difficile.

Francesca Manco, I A Liceo

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