Istituto Comprensivo Immacolatine Semeria - Amministrazione Centrale

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Eventi

26Mar

Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili

Scuola Secondaria 1°gr. - Venerdì 26 marzo 2021

«Il 2021 sarà l'anno del cambiamento per il nostro pianeta», Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea

Con un salto di specie, da un pipistrello a un pangolino, dal pangolino all'uomo, un virus ha messo in ginocchio la specie umana.
Abbiamo capito quanto siamo fragili, drammaticamente interconnessi, quanto abbiamo logorato il mondo in cui viviamo mettendolo in pericolo. Abbiamo fatto noi, la specie umana, da trampolino per questo salto di specie: pipistrello e pangolino stavano da millenni in equilibrio in una foresta tropicale.
Adesso tocca alla specie umana fare un salto di specie, un'evoluzione nel nostro modo di abitare il pianeta. Ognuno di noi è chiamato a diventare più green, più responsabile, più sostenibile, più efficiente, più intelligente, più in armonia con il pianeta.

La nostra scuola già da molti anni ha scelto di educare gli alunni a comprendere l’urgenza di salvare l’ambiente imparando ad utilizzare in modo consapevole e costruttivo le risorse a nostra disposizione permettendo ai posteri di ricevere un’eredità quanto meno vivibile.

[dal nostro Progetto Educativo 2019 - 2020:  “ a piccoli passi IO POSSO… salvare la Terra”]

26Mar

Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili

Scuola Primaria - Venerdì 26 marzo 2021

«Il 2021 sarà l'anno del cambiamento per il nostro pianeta», Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea

Con un salto di specie, da un pipistrello a un pangolino, dal pangolino all'uomo, un virus ha messo in ginocchio la specie umana.
Abbiamo capito quanto siamo fragili, drammaticamente interconnessi, quanto abbiamo logorato il mondo in cui viviamo mettendolo in pericolo. Abbiamo fatto noi, la specie umana, da trampolino per questo salto di specie: pipistrello e pangolino stavano da millenni in equilibrio in una foresta tropicale.
Adesso tocca alla specie umana fare un salto di specie, un'evoluzione nel nostro modo di abitare il pianeta. Ognuno di noi è chiamato a diventare più green, più responsabile, più sostenibile, più efficiente, più intelligente, più in armonia con il pianeta.

La nostra scuola già da molti anni ha scelto di educare gli alunni a comprendere l’urgenza di salvare l’ambiente imparando ad utilizzare in modo consapevole e costruttivo le risorse a nostra disposizione permettendo ai posteri di ricevere un’eredità quanto meno vivibile.

[dal nostro Progetto Educativo 2019 - 2020:  “ a piccoli passi IO POSSO… salvare la Terra”]

26Mar

Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili

Scuola Infanzia - Venerdì 26 marzo 2021

«Il 2021 sarà l'anno del cambiamento per il nostro pianeta», Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea

Con un salto di specie, da un pipistrello a un pangolino, dal pangolino all'uomo, un virus ha messo in ginocchio la specie umana.
Abbiamo capito quanto siamo fragili, drammaticamente interconnessi, quanto abbiamo logorato il mondo in cui viviamo mettendolo in pericolo. Abbiamo fatto noi, la specie umana, da trampolino per questo salto di specie: pipistrello e pangolino stavano da millenni in equilibrio in una foresta tropicale.
Adesso tocca alla specie umana fare un salto di specie, un'evoluzione nel nostro modo di abitare il pianeta. Ognuno di noi è chiamato a diventare più green, più responsabile, più sostenibile, più efficiente, più intelligente, più in armonia con il pianeta.

La nostra scuola già da molti anni ha scelto di educare gli alunni a comprendere l’urgenza di salvare l’ambiente imparando ad utilizzare in modo consapevole e costruttivo le risorse a nostra disposizione permettendo ai posteri di ricevere un’eredità quanto meno vivibile.

[dal nostro Progetto Educativo 2019 - 2020:  “ a piccoli passi IO POSSO… salvare la Terra”]

23Mar

Preparazione alla Santa Pasqua Infanzia

Gentili Famiglie e cari Docenti,

Il momento di particolare riflessione, per prepararci adeguatamente alla grande solennità della Pasqua

Con Don Gianfranco Calabrese...

23Mar

Preparazione alla Santa Pasqua Primaria

Gentili Famiglie e cari Docenti,

Il momento di particolare riflessione, per prepararci adeguatamente alla grande solennità della Pasqua

Con Don Gianfranco Calabrese...

23Mar

Preparazione alla Santa Pasqua Secondaria di 1° gr.

Gentili Famiglie e cari Docenti,

Il momento di particolare riflessione, per prepararci adeguatamente alla grande solennità della Pasqua

Con Don Gianfranco Calabrese...

22Mar

CLIL: la preistoria in inglese!

Scuola Primaria - classi terze

Ormai da diversi anni la nostra scuola ha introdotto il metodo CLIL (Content and Language Integrated Learning) ovvero l'insegnamento dei contenuti di una materia non in lingua italiana ma in inglese. Questo metodo favorisce sia l'apprendimento di una lingua straniera che l'acquisizione dei contenuti disciplinari.

Oggi la maestra Valentina ha insegnato agli alunni le parole della storia in lingua inglese!

Complimenti ai bambini e alla maestra!

 

19Mar

Festa del papà 2021 - Lettera apostolica

Scuola Infanzia - Lettera apostolica: Patris Corde.

LETTERA APOSTOLICA "PATRIS CORDE" DEL SANTO PADRE FRANCESCO

IN OCCASIONE DEL 150° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DI SAN GIUSEPPE QUALE PATRONO DELLA CHIESA UNIVERSALE

1. Padre amato

La grandezza di San Giuseppe consiste nel fatto che egli fu lo sposo di Maria e il padre di Gesù. In quanto tale, «si pose al servizio dell’intero disegno salvifico», come afferma San Giovanni Crisostomo.[7]

2. Padre nella tenerezza

Giuseppe vide crescere Gesù giorno dopo giorno «in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52). Come il Signore fece con Israele, così egli “gli ha insegnato a camminare, tenendolo per mano: era per lui come il padre che solleva un bimbo alla sua guancia, si chinava su di lui per dargli da mangiare” (cfr Os 11,3-4).

3. Padre nell’obbedienza

Analogamente a ciò che Dio ha fatto con Maria, quando le ha manifestato il suo piano di salvezza, così anche a Giuseppe ha rivelato i suoi disegni; e lo ha fatto tramite i sogni, che nella Bibbia, come presso tutti i popoli antichi, venivano considerati come uno dei mezzi con i quali Dio manifesta la sua volontà.[13]

4. Padre nell’accoglienza

Giuseppe accoglie Maria senza mettere condizioni preventive. Si fida delle parole dell’Angelo. «La nobiltà del suo cuore gli fa subordinare alla carità quanto ha imparato per legge; e oggi, in questo mondo nel quale la violenza psicologica, verbale e fisica sulla donna è evidente, Giuseppe si presenta come figura di uomo rispettoso, delicato che, pur non possedendo tutte le informazioni, si decide per la reputazione, la dignità e la vita di Maria. E nel suo dubbio su come agire nel modo migliore, Dio lo ha aiutato a scegliere illuminando il suo giudizio».[18]

5. Padre dal coraggio creativo

Se la prima tappa di ogni vera guarigione interiore è accogliere la propria storia, ossia fare spazio dentro noi stessi anche a ciò che non abbiamo scelto nella nostra vita, serve però aggiungere un’altra caratteristica importante: il coraggio creativo. Esso emerge soprattutto quando si incontrano difficoltà. Infatti, davanti a una difficoltà ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno di noi risorse che nemmeno pensavamo di avere.

6. Padre lavoratore

Un aspetto che caratterizza San Giuseppe e che è stato posto in evidenza sin dai tempi della prima Enciclica sociale, la Rerum novarum di Leone XIII, è il suo rapporto con il lavoro. San Giuseppe era un carpentiere che ha lavorato onestamente per garantire il sostentamento della sua famiglia. Da lui Gesù ha imparato il valore, la dignità e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio lavoro.

7. Padre nell’ombra

Lo scrittore polacco Jan Dobraczyński, nel suo libro L’ombra del Padre,[24] ha narrato in forma di romanzo la vita di San Giuseppe. Con la suggestiva immagine dell’ombra definisce la figura di Giuseppe, che nei confronti di Gesù èl’ombra sulla terra del Padre Celeste: lo custodisce, lo protegge, non si stacca mai da Lui per seguire i suoi passi. Pensiamo a ciò che Mosè ricorda a Israele: «Nel deserto […] hai visto come il Signore, tuo Dio, ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino» (Dt 1,31). Così Giuseppe ha esercitato la paternità per tutta la sua vita.[25]

Padri non si nasce, lo si diventa. E non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti.

(...) Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze.

Non resta che implorare da San Giuseppe la grazia delle grazie: la nostra conversione.

A lui rivolgiamo la nostra preghiera:

Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male. Amen.

Roma, presso San Giovanni in Laterano, 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria, dell’anno 2020, ottavo del mio pontificato.

Francesco

 

19Mar

Festa del papà 2021 - Lettera apostolica

Scuola Secondaria - Lettera apostolica: Patris Corde.

LETTERA APOSTOLICA "PATRIS CORDE" DEL SANTO PADRE FRANCESCO

IN OCCASIONE DEL 150° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DI SAN GIUSEPPE QUALE PATRONO DELLA CHIESA UNIVERSALE

1. Padre amato

La grandezza di San Giuseppe consiste nel fatto che egli fu lo sposo di Maria e il padre di Gesù. In quanto tale, «si pose al servizio dell’intero disegno salvifico», come afferma San Giovanni Crisostomo.[7]

2. Padre nella tenerezza

Giuseppe vide crescere Gesù giorno dopo giorno «in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52). Come il Signore fece con Israele, così egli “gli ha insegnato a camminare, tenendolo per mano: era per lui come il padre che solleva un bimbo alla sua guancia, si chinava su di lui per dargli da mangiare” (cfr Os 11,3-4).

3. Padre nell’obbedienza

Analogamente a ciò che Dio ha fatto con Maria, quando le ha manifestato il suo piano di salvezza, così anche a Giuseppe ha rivelato i suoi disegni; e lo ha fatto tramite i sogni, che nella Bibbia, come presso tutti i popoli antichi, venivano considerati come uno dei mezzi con i quali Dio manifesta la sua volontà.[13]

4. Padre nell’accoglienza

Giuseppe accoglie Maria senza mettere condizioni preventive. Si fida delle parole dell’Angelo. «La nobiltà del suo cuore gli fa subordinare alla carità quanto ha imparato per legge; e oggi, in questo mondo nel quale la violenza psicologica, verbale e fisica sulla donna è evidente, Giuseppe si presenta come figura di uomo rispettoso, delicato che, pur non possedendo tutte le informazioni, si decide per la reputazione, la dignità e la vita di Maria. E nel suo dubbio su come agire nel modo migliore, Dio lo ha aiutato a scegliere illuminando il suo giudizio».[18]

5. Padre dal coraggio creativo

Se la prima tappa di ogni vera guarigione interiore è accogliere la propria storia, ossia fare spazio dentro noi stessi anche a ciò che non abbiamo scelto nella nostra vita, serve però aggiungere un’altra caratteristica importante: il coraggio creativo. Esso emerge soprattutto quando si incontrano difficoltà. Infatti, davanti a una difficoltà ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno di noi risorse che nemmeno pensavamo di avere.

6. Padre lavoratore

Un aspetto che caratterizza San Giuseppe e che è stato posto in evidenza sin dai tempi della prima Enciclica sociale, la Rerum novarum di Leone XIII, è il suo rapporto con il lavoro. San Giuseppe era un carpentiere che ha lavorato onestamente per garantire il sostentamento della sua famiglia. Da lui Gesù ha imparato il valore, la dignità e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio lavoro.

7. Padre nell’ombra

Lo scrittore polacco Jan Dobraczyński, nel suo libro L’ombra del Padre,[24] ha narrato in forma di romanzo la vita di San Giuseppe. Con la suggestiva immagine dell’ombra definisce la figura di Giuseppe, che nei confronti di Gesù èl’ombra sulla terra del Padre Celeste: lo custodisce, lo protegge, non si stacca mai da Lui per seguire i suoi passi. Pensiamo a ciò che Mosè ricorda a Israele: «Nel deserto […] hai visto come il Signore, tuo Dio, ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino» (Dt 1,31). Così Giuseppe ha esercitato la paternità per tutta la sua vita.[25]

Padri non si nasce, lo si diventa. E non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti.

(...) Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze.

Non resta che implorare da San Giuseppe la grazia delle grazie: la nostra conversione.

A lui rivolgiamo la nostra preghiera:

Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male. Amen.

Roma, presso San Giovanni in Laterano, 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria, dell’anno 2020, ottavo del mio pontificato.

Francesco

 

19Mar

Festa del papà 2021 - Lettera apostolica

Scuola Primaria - laboratorio per la festa del papà e Lettera apostolica: Patris Corde.

LETTERA APOSTOLICA "PATRIS CORDE" DEL SANTO PADRE FRANCESCO

IN OCCASIONE DEL 150° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DI SAN GIUSEPPE QUALE PATRONO DELLA CHIESA UNIVERSALE

1. Padre amato

La grandezza di San Giuseppe consiste nel fatto che egli fu lo sposo di Maria e il padre di Gesù. In quanto tale, «si pose al servizio dell’intero disegno salvifico», come afferma San Giovanni Crisostomo.[7]

2. Padre nella tenerezza

Giuseppe vide crescere Gesù giorno dopo giorno «in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini» (Lc 2,52). Come il Signore fece con Israele, così egli “gli ha insegnato a camminare, tenendolo per mano: era per lui come il padre che solleva un bimbo alla sua guancia, si chinava su di lui per dargli da mangiare” (cfr Os 11,3-4).

3. Padre nell’obbedienza

Analogamente a ciò che Dio ha fatto con Maria, quando le ha manifestato il suo piano di salvezza, così anche a Giuseppe ha rivelato i suoi disegni; e lo ha fatto tramite i sogni, che nella Bibbia, come presso tutti i popoli antichi, venivano considerati come uno dei mezzi con i quali Dio manifesta la sua volontà.[13]

4. Padre nell’accoglienza

Giuseppe accoglie Maria senza mettere condizioni preventive. Si fida delle parole dell’Angelo. «La nobiltà del suo cuore gli fa subordinare alla carità quanto ha imparato per legge; e oggi, in questo mondo nel quale la violenza psicologica, verbale e fisica sulla donna è evidente, Giuseppe si presenta come figura di uomo rispettoso, delicato che, pur non possedendo tutte le informazioni, si decide per la reputazione, la dignità e la vita di Maria. E nel suo dubbio su come agire nel modo migliore, Dio lo ha aiutato a scegliere illuminando il suo giudizio».[18]

5. Padre dal coraggio creativo

Se la prima tappa di ogni vera guarigione interiore è accogliere la propria storia, ossia fare spazio dentro noi stessi anche a ciò che non abbiamo scelto nella nostra vita, serve però aggiungere un’altra caratteristica importante: il coraggio creativo. Esso emerge soprattutto quando si incontrano difficoltà. Infatti, davanti a una difficoltà ci si può fermare e abbandonare il campo, oppure ingegnarsi in qualche modo. Sono a volte proprio le difficoltà che tirano fuori da ciascuno di noi risorse che nemmeno pensavamo di avere.

6. Padre lavoratore

Un aspetto che caratterizza San Giuseppe e che è stato posto in evidenza sin dai tempi della prima Enciclica sociale, la Rerum novarum di Leone XIII, è il suo rapporto con il lavoro. San Giuseppe era un carpentiere che ha lavorato onestamente per garantire il sostentamento della sua famiglia. Da lui Gesù ha imparato il valore, la dignità e la gioia di ciò che significa mangiare il pane frutto del proprio lavoro.

7. Padre nell’ombra

Lo scrittore polacco Jan Dobraczyński, nel suo libro L’ombra del Padre,[24] ha narrato in forma di romanzo la vita di San Giuseppe. Con la suggestiva immagine dell’ombra definisce la figura di Giuseppe, che nei confronti di Gesù èl’ombra sulla terra del Padre Celeste: lo custodisce, lo protegge, non si stacca mai da Lui per seguire i suoi passi. Pensiamo a ciò che Mosè ricorda a Israele: «Nel deserto […] hai visto come il Signore, tuo Dio, ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino» (Dt 1,31). Così Giuseppe ha esercitato la paternità per tutta la sua vita.[25]

Padri non si nasce, lo si diventa. E non lo si diventa solo perché si mette al mondo un figlio, ma perché ci si prende responsabilmente cura di lui. Tutte le volte che qualcuno si assume la responsabilità della vita di un altro, in un certo senso esercita la paternità nei suoi confronti.

(...) Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà. Non trattenerlo, non imprigionarlo, non possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze.

Non resta che implorare da San Giuseppe la grazia delle grazie: la nostra conversione.

A lui rivolgiamo la nostra preghiera:

Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.

O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi,
e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio,
e difendici da ogni male. Amen.

Roma, presso San Giovanni in Laterano, 8 dicembre, Solennità dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria, dell’anno 2020, ottavo del mio pontificato.

Francesco

 

19Mar

Festa del papà 2021 - Biglietto d'Auguri

Scuola Primaria - laboratorio per la festa del papà.

18Mar

Kangourou 2021- Gare di matematica.

Primaria - classi quarte e quinte

Oggi gli alunni delle classi quarte e delle classi quinte hanno partecipato con entusiasmo alla prima fase delle gare individuali di matematica Kangoruou nella categoria Écolier. Complimenti ai bambini e alle maestre Rosalba, Patrizia, Alessandra e Daniela !!!

Per saperne di più: https://www.kangourou.it

 

 

15Mar

Il dettato ortografico - Primaria

Scuola Primaria - tutte le classi

Il dettato è un esercizio scolastico che viene proposto agli studenti per migliorare l'ortografia, tuttavia si può mantenere l'aspetto ludico dettando favole e racconti fantastici. Le favole di Esopo restano una delle raccolte di narrazioni più amate dai bambini!

26Feb

Arte immagine: il disegno geometrico.

Scuola Primaria - classi quarte

Durante la settimana di pausa didattica, oltre al consueto ripasso e consolidamento del programma, le maestre Alessandra e Daniela hanno proposto agli alunni di realizzare un coloratissimo disegno geometrico che potrà essere appeso proprio come un quadro!

19Feb

Infanzia: lezione di inglese.

Scuola Infanzia - Lezione di inglese con la maestra Agostina!

19Feb

Arte Immagine: gli acquerelli...

Scuola Primaria

L'acquerello è una delle tecniche pittoriche più amate dai bambini che offre molte possibilità di sperimentazione con i colori. Ha una tradizione antica che risale alle pitture rupestri. Ancora oggi con la pittura ad acquerello, si realizzano opere di grandi trasparenze ed effetti brillanti. La sua leggerezza e l'immediatezza espressiva ha affascinato artisti di ogni tempo.

12Feb

Arte immagine: l'inverno!

Scuola Primaria - classi terze

12Feb

Infanzia: filastrocca della settimana.

Scuola Infanzia - La settimana del pesciolino cambiacolore con la maestra Suor Bertilla!

11Feb

Scuola Infanzia - Introduzione al Carnevale

Scuola Infanzia - Introduzione al Carnevale con la maestra Carola!

07Feb

Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo

Scuola Primaria - Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo

Gli insegnanti della Scuola Primaria stimolano gli alunni ad approfondire le conoscenze e le modalità con cui si manifestano la sopraffazione, gli aspetti e i rischi di bullismo e cyberbullismo e come difendersi e a chi rivolgersi;
inoltre aiutano i ragazzi a:
  • Coltivare e sviluppare il senso civico
  • Sviluppare una sensibilità che sappia discriminare fra comportamenti corretti e sbagliati
  • Educare al rispetto per l’altro e verso ogni forma di legalità.

Bullismo e cyberbullismo 

Il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chatt rooms, istant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo e quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi. Tratto da Il Ministero dell'Istruzione.

Per maggiori informazioni e normative di riferimento: https://www.miur.gov.it/bullismo-e-cyberbullismo

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