La classe terza ….. in uscita didattica al museo Archeologico di Villa Pallavicini
Laboratorio svolto: la lavorazione dell’argilla nella preistoria.
Realizzazione di un vaso con la tecnica a colombino.
La creta o argilla è da considerarsi un materiale povero, ampliamente utlizzato dall’uomo in tutto il mondo, fin dalla preistoria. Gli oggetti di terracotta ritrovati dagli archeologi negli scavi si rivelano molto utili per la datazione degli strati archeologici e come testimonianze di fatti ed eventi. Le prime testimonianze archeologiche dell’origine della ceramica risalgono al periodo neolitico, quando a causa della nascita dell’agricoltura dell’allevamento del bestiame l’uomo cominciò a insediarsi in comunità e a costruire villaggi.La conoscenza dell’argilla e delle sue capacità plastiche, probabilmente è avvenuto casualmente.
L’attenzione dell’uomo primitivo potrebbe essere stata attirata da impronte lasciate su un terreno argilloso ed essiccate al sole o dal rassodamento del terreno dove ardeva il fuoco.La caratteristica primaria della ceramica neolitica è di essere cotta nel fuoco. I manufatti sono di due tipi: figurine a tutto tondo e contenitori plasmati e levigati a mano. L’esigenza estetica era vivamente sentita dall’uomo primitivo, infatti decorava i manufatti con l’impronta di corde o incisioni puntiformi.